Sfogo
L'asfissia, o soffocamento, è la condizione nella quale è quasi del tutto assente dell'ossigeno in un soggetto, non permettendogli di respirare normalmente.L'asfissia (dal greco a-, "senza" e sphyxis, "polso, battito del cuore") è una condizione di grave carenza della fornitura di ossigeno al corpo quando il soggetto non può respirare normalmente. (Da Wikipedia)
Il mio ossigeno è assente. Il mio cuore pompa sangue, lo pompa in modo strano. Il mio stomaco si contorce come un serpente avvelenato. Io sono avvelenata.
Non ce la faccio più. Non sopporto più gli altri, tutti, nessuno escluso. Sto male, ma veramente male. E mi fa male vedere chi amo stare male a sua volta.
Mi devo sfogare, è ovvio. Non ce la faccio più a tenermi tutto dentro, e il mio terzo chakra ormai, poveretto, è più intasato del raccordo anulare nell'ora di punta. Buttare tutto fuori per non soffocare...ma io sto già soffocando, annaspando in questo mare grigio come il cielo di oggi. Mi sento così, senza ossigeno, senza possibilità di scampo dal futuro che mi attende.
Sono stanca di sentire mia nonna sibilarmi all'orecchio frasi da uccellaccio del malaugurio come "La mamma sta male, non te ne devi andare"
Sono stanca, che gli altri decidano per me cosa è meglio. In linea di massima è sempre cosa è meglio per loro...e deve andarmi tacitamente bene.
Sono stanca di essere gentile con tutti e di sorridere.
Stanca di passare per la svampita, quella che "non ci arriva".
Non c'è spazio in questo mondo per i buoni, di cuore e di spirito...quindi, non c'è spazio neanche per me....devo forse smettere di essere buona, così buona, e non permettere a nessuno di pestarmi i piedi?
Forse sì.